Percorso effettuato: San Bernardino villaggio (Q1650) - passo del San Bernardino (Q2060) e ritorno.
Difficoltà: WT1.
Dislivello: 570 metri.
Lunghezza del percorso: 8.5 chilometri.
Sforzo equivalente: 13.5 chilometri.
Durata (incluse le pause): 4.5 ore.
Riferimenti sito dell'Ente Turistico di San Bernardino.
Piû di un mese di fermo, tra butto tempo, impegni natalizi, vacanze, ecc. ecc. Temo per la nostra condizione fisica. Quando finalmente annunciano bello stabile per domenica, non me la sento di
fare grandi imprese, temo di scoppiare per strada. Così propongo a Rita, Danila e Pierfranco di fare la solita racchettata tranquilla da San Bernardino villaggio fino al passo omonimo e ritorno.
La proposta viene accetta.
Questa località per noi è piena di ricordi, dai corsi di sci dei bambini, alle belle passeggiate estive in cerca di refrigerio, dalla prima nuotata di Zara (la nostra cagnona ormai scomparsa) nel
lago artificiale, alle salite all'alpe Doss ad acquistare formaggi e yougurth. Ci torniamo sempre volentieri, ci sentiamo quasi a casa.
09:00 Parcheggiato, la giornata si presenta da cartolina immediatamente. Il cielo terso, le montagne che si stagliano decise chiudendo l'orizzonte. Caffé veloce prima di partire.
09:45 Ci siamo spostati sul piazzale dell'Albarella, da dove parte il sentiero estivo che porta al passo, e che viene battuto in inverno per i ciaspolatori. Neve quest'anno non ce n'è molta, gli
altri anni c'erano muraglioni di almeno un metro e mezzo da parte. Penso che la stagione sarà corta.
Il primo tratto sale abbastanza tranquillo lungo un sentiero largo come un'autostrada. Mi piazzo immediatamente al mio posto, in fondo alla coda.
Temperatura gradevolissima, non mi sono coperto troppo, eppure devo togliere quasi subito la felpa. Intanto il paesaggio inizia ad allargarsi dinnanzi a noi.
10:10 Arrivati al cartello didattico prendiamo a destra, per non salire lungo il tracciato della strada del passo. Quasi subito si vede la prima salita forte (ce ne sono due in tutto), ma
soprattutto una fila di formiche umane, tutte intente a percorrere la stessa traccia.
Oh oh, non mi attendevo così tanta gente... Sarà per colpa dei miei articoli / diari? Decisamente oggi non soffriremo di solitudine. Non è un problema, c'è spazio per tutti. Intanto sento però
che la salita mi pesa più del solito. Saranno i bagordi, saranno i combattimenti da tavola natalizi, o la lunga pausa, ma quel poco che avevo incamerato in estate sembra essersi dileguato come
neve al sole. Non ostante tutto, recupero sul serpentone che mi sta davanti: devono essere principianti.
10:25 Adagio adagio ho iniziato a superare pezzi di serpente. Viaggio per un po' appaiato con qualcuno, mi fermo, riparto, e all'improvviso mi ritrovo davanti. Provo un po' di fuoripista, ma la
crosta non è portante, e si sprofonda mica male, aumentando la fatica. Decido di lasciar stare. Sotto di me intanto si vede ancora per poco San Bernardino.
Adesso c'è il secondo strappo, pendenza micidiale. Nascondo la fatica facendo finta di voler scattare taaaante foto, giusto per non perdere la faccia. In effetti il paesaggio merita, con il la
cima Sud e la cima Nord del Piz Uccello, il gruppo del Lumbreida, il Trii Oman.
10:50 Tre angeli hanno deciso di attendermi. Saranno li da circa un'eternità, ad occhio e croce: è da molto che li ho persi di vista.
Da qui fortunatamente, pur continuando a salire, il sentiero si spiana bene. Il folto dei gruppi ormai è indietro. Ci ricompattiamo (per poco), e proseguiamo verso la nostra meta.
11:10 Sass de la Golp, manca poco orami. La giornata è assolutamente deliziosa, praticamente sono mezzo biotto (dialetto ticinese = nudo). Ci saranno almeno 10°C, e lo si nota dalla neve fradicia
che non tiene quasi più il peso.
Sotto di noi, sotto la neve, zona di torbiere. Chissà quante rane sono in letargo (ibernazione?) attendendo la bella stagione.
11:30 Orami si marcia quasi senza più salire. Ampio pianoro dinnanzi a me, zigzaggo fuori pista, tanto per complicare la vita a chi verrà dopo. Quale sarà la traccia giusta?
11:50 Ho perso di vista i miei compagni da un bel pezzo, vanno come treni... Arranco miseramente come una locomotiva sfiatata lungo l'ultimo pezzo di salita, e nuovamente c'è chi ha deciso di
attendermi :-)
Orami siamo quasi soli lungo il percorso. Ampio pianoro, dà l'impressione di essere ad un passo dal cielo.
12:10 Scolliniamo a sinistra per portarci all'ospizio del passo. Continuando dritti si scende verso Hinterrhein, ma non me la sento di percorrere questo tratto. L'ultima parte di discesa avviene
lungo un pendio molto ripido, già impegnativo in estate, e foriero di brutte avventure in inverno.
Discesa in fuori pista con lunghe scivolte in telemark, un piede avanti, l'altro dieto, leggermente piegati sulle
ginocchia. Goduria magna!!!
12:20 Troppa gente all'ospizio, sembra la spiaggia di Rimini in agosto. Avevmo già deciso di fare pranzo a San Bernardino una volta rientrati, così decidiamo di saltare la pausa, e avviarci
subito lungo la strada del rientro.
Per fortuna che non c'è il famoso vento del passo. Ricordo un mercoledi delle Ceneri, con -15°C in paese, e il vento che rombava lungo la valle. Roba da morire dal freddo. Invece di prendere la
strada del passo, continuiamo lungo il laghetto gelato.
12:45 Davanti a noi si apre la Mesolcina, e inizia la discesa vera e propria.
Scendiamo seguendo in linea di massima il tracciato della strada, con diversi passaggi lungo scoriatoie che evitano i tornanti. La neve molliccia permette di scivolare bene, e lavorando con le
ciaspole bloccate ed il tacco la fatica è minima.
13:45 Discesa senza storia né gloria. Nell'ultimo tratto la neve è talmente compatta, e la pendenza poca, che possiamo già togliere le racchette, si marcia meglio senza. Sul lato della strada,
sculture invernali.
14:10 Arrivati, ben affamati, ci imboschiamo per una minestra d'orzo.
Morale alle stelle, giornata da incorniciare. Decisamente una passeggiata facile, adatta ai principianti, nessun rischio di valanghe, percorso non troppo lungo, impossibile perdersi lungo il
tracciato.
Ecco il profilo altimetrico dell'escursione.
Sulla destra mancano circa 700 metri di percorso e circa 70 di dislivello...
Clicka qui se vuoi vedere tutte le foto dell'escursione (non che ci sia qualcosa di speciale).