Riferimenti: l'abbazia
territoriale di Einsiedeln su Wikipedia, il sito dell'abbazia benedettina, il sito ufficiale di Einsiedeln (in tedesco), Svitto su Wikipedia,
Via dalla pazza folla per qualche giorno, abbiamo previsto diverse varianti, dato che il tempo non sembra essere molto
stabile. In effetti una delle varianti ci viene comoda: visita all'abbazia benedettina di Einsiedeln, e a Schwyz, capoluogo del cantone omonimo.
Questa abbazia, fondata nel 934, è stata centro religioso e di potere durante tutto il Medioevo, e la prima parte dell'Evo Moderno. Grazie a lasciti, donazioni, eredità e conquiste, il suo
territorio si estendeva su buona parte della campagna, sia verso il lago di Zurigo, sia verso il canton Svitto. A Svitto stesso avevano una proprietà con grande terreno. Era ed è sottoposta
direttamente alla Santa Sede.
Per un buon periodo fu utilizzata dalle famiglie nobili per mandarvi i loro figli cadetti: dato che la successione avveniva tutta tramite il primogenito, che si prendeva tutto, ai figli cadetti
non restava niente. Così li mandavano come frati ad Einsiedeln. Non devi pensare però che faccessero vita troppo monastica: avevano servi, terre, e probabilmente non disdegnavano qualche
scappatella di varia natura. Tutto sommato, probabilmente non conducevano una vita troppo brutta, per i tempi.
In tempi più moderni i benedettini si sono dedicati alla docenza, specialmente a livello di ginnasio e liceo. Nell'edificio dell'abbazia si vede ancora la porta con l'indicazione "Gymnasium".
Anche presso il collegio Papio di Ascona erano presenti fino alla fine degli anni '70.
Lo stile è quello tardobarocco, costruita a partire dal 1704, dopo diversi incendi e saccheggi. Al suo interno è conservata la cappella della Madonna Nera, che in origine era parte integrante
della prima chiesa. Adesso la trovi quasi subito all'entrata, piccola chiesa nella chiesa.
Il borgo è sovrastato dall'abbazia, la quale si erge imponente in cima ad una breve salita, alla quale sia accede dalla piazza principale.
Sul lato sinistro trovi la scuola, e in mezzo la chiesa che fa da asse centrale per il complesso. Lungo la via di salita, i soliti botteghini dei venditori di ceri, e amenicoli vari. Oggi, forse
per la ricorrenza religiosa, quasi tutti chiusi. Entriamo nella chiesa, dove non si possono scattare foto, è in corso la funzione, così usciamo per non disturbare, e ci dirigiamo verso la
scuderia.
Ne hanno di cavalli: solo nello spiazzo ce n'erano una ventina... E probabilmente altri ancora all'interno. Lungo un lato trovi i locali per le attività manuali (maniscalco, sartoria, ecc.), che
corrono per tutta la lunghezza dell'edificio principale.
Poi scendiamo verso l'abitato, per un giretto. Le case che si affacciano sulla piazza, quelle di prima fila insomma, sono tutte decorate. Probabilmente c'era la lotta sociale per poter ottenere
questi posti...
Ci infiliamo in quella che sembra essere la via principale.
Su entrambi i lati, negozi, negozi, negozi. Ma non quelli di una volta: no, moda, moda religiosa, arte religiosa, ricordi, ricordini, e così via. Più vado avanti con gli anni, e più mi rendo
conto che religione ed economia vanno molto bene a braccetto, e che se Gesù ha scacciato i mercanti dal tempio, questi hanno trovato ancora più spazio fuori...
Dopo una breve sosta caffé - fetta di torta, possiamo finalmente visitare la chiesa. L'interno è splendido, i dipinti e gli affreschi tenuti in modo encomiabile. Due organi marcano la loro
presenza a sinistra e destra dell'altare, e sono collegati, permettendo così ad organisti particolarmente capaci di suonare entrambe le tastiere da un'unica postazione.
L'interno, a differenza di molte altre chiese di questo periodo, è molto luminoso, e valorizza i bei dipinti presenti lungo le navate. Al centro, una cupola con vetri giallo-oro fa cadere un
fascio angelico di luce sulla zona dove probabilmente si trovava l'altare originale.ora spostato molto più indietro, con alle sue spalle la cantoria.
Dopo la visita ad Einsiedln ci spostiamo a Svitto (Schwyz), uno dei tre cantoni che ha dato origine alla Confederazione Elvetica nel 1291. Anche qui l'abitato è dominato dall'alto da una chiesa,
dedicata a San Martin. Costruita nel 1728-1729, alla sua sinistra ha una scuola, mentre sulla destra si trova la sede del governo cantonale.
Purtroppo l'entrata della chiesa, pregevole per i suoi stucchi, era chiusa casua lavori di manutenzione... Mi capita un po' troppo spesso.
Sopra Svitto trovi il Grosser Mythen, montagna a cucuzzolo (non so se sia scalabile) dalla quale si deve godere di una vista eccezionale su tutta la Svizzera Centrale.
Scendendo verso la piazza principale troviamo l'edifico ed il parco appartenuti all'abbazia di Einsiedeln. L'architettutra sembra ancora quella originale, ed il grande parco è tutto cintato:
niente visita.
Terminiamo il nostro giretto, dopo aver passato un po' di viuzze, sulla piazza principale. Il sole ha deciso di farci un regalo, ed è uscito deciso, permettendoci di bere un caffé
all'esterno.
Terminato il caffé, quasi mi faccio investire per fotografare questo splendido edificio.
Clicka qui se vuoi vedere tutte le foto: stavolta sono poche, e decisamente non di buona qualità.