Percorso effettuato: Valbella (Q1334) - Cascinot (Q1600) - Alp de Trescolmen (Q2020)
- Lago di Trescolmen (Q2025) e ritorno per la stessa via.
Difficoltà: parte T2, parte T3.
Dislivello: 900 metri.
Lunghezza del percorso: 10 chilometri.
Sforzo equivalente: circa 19 chilometri.
Durata (incluse le pause): 7.5 ore
La serie "Laghetti alpini della Svizzera Italiana" è sempre li in sala, che ci ricorda l'impegno preso con noi stessi qualche anno fa. Li razioniamo, 4 o 5 all'anno, e stanno diventando sempre
più impegnativi (quelli facili ormai li abbiamo fatti tutti). Quest'anno non stiamo avanzando, occorre prendere la situazione in mano. Rita si legge alcuni prospetti, si innamora di quello del
Trescolmen, e il discorso è chiuso. Il prospetto parla di sentiero facile e senza problemi (è stato scritto negli '80, più o meno), così invitiamo anche Marco con Alice e Ivan. Memore dell'ottima
tenuta ai laghi Miniera, si associa anche Silvia.
In realtà il sentiero, a partire da Cascinot, non è più un sentiero T2. L'incuria, la vegetazione che invade il percorso, i punti franati ed esposti, il sentiero spazzato via lungo il fiume e non
più ripristinato, hanno trasformato (secondo me) il tratto da Cascinot a lago in un T3.
09:40 Pronti per partire, dopo la fermata caffé a Rossa. Salendo mi sono gustato i vari punti di passaggio dell'escursione da Castaneda a Rossa, fatta nella primavera 2010, spiegando a Marco i
punti belli, quelli dove mi sono incasinato, la neve e la valanga. Foto di gruppo ché non si sa mai.
Ovviamente non si può non iniziare con un po' di discesa verso il fiume, col pensiero che la stessa si trasformerà in salita al ritorno.
Belliissime le acque della Calancasca.
Appena passato il ponte, una bella marca rossa e gialla. E qui nasce il primo sospetto che il sentiero non sia più in manutenzione da molto: lo standard (imposto dalla Confederazione) non prevede
questo tipo di colore.
Il sentiero inizia a salire nel bosco, gradoni e pietra, facendoci alzare prima di imboccare la valle che porta al lago. Scorcio su Valbella.
I bimbi sono partiti come treni, corrono avanti e indietro, invece di amministrare le forze (pagheranno dazio più tardi). Poi un cancello, che dà accesso alla valle di salita.
Passiamo un mega-formicaio, e su nell'aria frescolina del mattino. L'autunno è alle porte, ha già mandato i suoi ambasciatori: scuro alle 20:00, canottiera alla mattina, prime foglie in caduta
libera.
La meteo ha annunciato tempo variabile in giornata, con pioggie al pomeriggio. Ho fatto calcolo di essere al parcheggio verso le 16:00, in modo da non prendere l'acqua per strada. Guardando
indietro vedo già le prime avvisaglie del brutto che si avvicina.
10:50 Il sentiero ha già cambiato regime, è diventato più stretto, erbacce che invadono il percorso. Poi davanti a noi si spiana, alcuni massi danno l'impressione di fare da porta.
11:00 In effetti siamo arrivati ad un piccolo pianoro, Cascinot, con rustico. I bimbi hanno bisogno di fare il pieno, e a noi grandi un mezzo cornetto non dispiace. Piccola sosta.
Unico segno di vita, due montoni(?) che ci mostrano solo la parte posteriore, restando nascosti tra gli alberi. Sopra di noi un cartello, ma mi sembra che la direzione non sia corretta. Con Rita
controlliamo la cartina dell'opuscolo, in effetti bisogna continuare dritti verso il fiume e costeggiarlo, prima di continuare la salita.
11:15 Ci rimettiamo in moto, restando sulla destra del rustico, e arriviamo al fiume. In alto a sinistra si vede la traccia di salita, ma lungo il fiume, niente, solo alcuni ometti in pietra.
Scoprirò poi che il sentiero esisteva, ma una frana se lo è mangiato, e non è più stato ripristinato.
Zigzagghiamo tra i sassi, il passaggio non è agevole. Dobbiamo attraversare il fiume diverse volte, aiutare Alice, slogatura sempre dietro l'angolo. Finalmente aggiriamo la frana, e troviamo il
percorso di salita.
Accanto a noi il fiume forma delle splendide cascate, a distanza molto regolare. Che sia passato un architetto-paesaggista?
Ma è meglio tenere l'occhio sul percorso. Pieno di sassi, invaso dai rododendri, sconnesso. Intanto i nuvoloni hanno deciso di accellerare il loro arrivo, e il cielo sta perdendo velocemente il
suo azzurro.
12:40 Passiamo il poggio in alto, e davanti a noi si apre la parte terminale della valle. In alto possiamo intuire la nostra destinazione: a sinistra l'alpe, e dietro la montagna a destra il
lago.
Nuovo passaggio del fiume, per salire sull'altra costa.
Da qui il sentiero si fa ancora più stretto, e più invaso. In diversi punti diventa difficile capire dove si metterà il piede. Rita ed io iniziamo ad essere preoccupati per Ivan e Alice: non
avevamo previsto un sentiero di questo tipo, si pensava a qualcosa di molto più tranquillo. Non dico un'autostrada come la Verzasca, ma così...
13:00 Marco ha deciso di fermarsi, i bimbi sono stanchi, hanno fame, ed il sentiero comincia ad essere pericoloso per Alice. Ci mettiamo d'accordo di ritrovarci al guado, e noi tre ripartiamo,
con Rita che fa da apripista.
Il sentiero ci fa riattraversare il fiume, per salire verso sinistra. Intanto il cielo si è incupito del tutto, e arriva quella bella arietta fredda che normalmente annuncia l'inizio della
pioggia. Normale che in montagna il tempo sia variabile, ma la pioggia era annunciata per il tardo pomeriggio...
13:20 Ci siamo quasi. I ruderi dell'alpe Trescolmen davanti a noi, al laghetto manca poco.
Bello il paesaggio, roccia forte, prati magri. In alto a sinistra mi sembra di intuire la bocchetta che porta al Pass di Passit. Continuiamo praticamente in piano, si intuisce la conca del
laghetto davanti a noi.
13:30 Ed eccolo. Sull sue rive una coppia, che ci aveva superati durante lo zig-zag tra i sassi al fiume. Per il resto, solo il mormorare delle acque che escono dal laghetto, e il vento che
fischia.
Mentre Rita e Silvia imbandiscono il desco, salgo su di una piccola frana per cercare di fotografare il lago per intero. Salita senza troppi problemi, via qualche foto, la discesa è un'altra
storia... Raggiungo Rita, che mi dà una strigliata. Mentre mi pappo la banana, mi godo questo laghetto splendido. L'acqua cambia continuamente tra il blu scuro ed il verde, le montagne si
rispecchiano. Tutto fermo, immobile, sembra che anche il tempo qui non fluisca. Finito il pranzo (molto spartano, invero), foto varie ricordo.
14:00 Durante la sosta il cielo si è riaperto un attimo, ma ora, dalla zona di San Bernardino, vedo arrivare nuvolette varie, accompagnate da un bel venticello. Sarò uccello di malaugurio, ma il
pensiero di percorre il tratto in discesa fino a Cascinot con il sentiero bagnato proprio non mi invoglia, così dò una voce a Rita e Silvia, per rimetterle in moto. E in fondo, la mezz'ora di
pausa l'abbiamo fatta :-)
In un attimo siamo all'alpe...
...poi giù per il sentiero. Continuo a guardare il cielo, non mi piace neanche un po'.
14:45 Arriviamo al punto di attraversamento, di Marco, Ivan e Alice nessuna traccia. Supponiamo che abbiano già iniziato la discesa, e che li ritroveremo più avanti.
Così guadiamo, e riprendiamo verso il poggio, poi giù seguendo le cascate.
15:30 Siamo nuovamente al fiume, stavolta senza i bimbi proviamo a seguire la via tracciata dagli ometti. Decisamente non agevole, chissà se ripristineranno il percorso.
15:45 Arriviamo a Cascinot, e bella sopresa, troviamo il resto della combricola. Ma soprattutto, una thermos fumante di caffé, ed i bicchieri. Grande Marco! I bimbi ce la contano su, cosa hanno
fatto, quante tonnellate di sassi hanno tirato nel fiume.
16:00 Tutti in marcia.
Da qui la situazione, anche in caso di pioggia, non mi preoccupa più così tanto. Al massimo arriveremo bagnati, ma il sentiero non è così impegnativo. Rientriamo nel bosco, Ivan e Alice hanno
ritrovato la loro vérve, continuano a ciacolare.
16:45 In vista di Valbella.
17:00 E arriviamo al ponte. Adesso salita :-(
17:10 Con un'ora di ritardo, ma ce l'abbiamo fatta senza pioggia :-) Mentre arriviamo, ci raggiunge la coppia incontrata al lago. Decisamente un altro passo rispetto al nostro.
Rientriamo a Rossa, nuova sosta in terrazza per il caffé ed il gelato, più che meritati. Ecco il profilo altimetrico dell'escursione.
Clicka qui se vuoi vedere tutte le foto dell'escursione (non che ci sia qualcosa di speciale).
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Il lago Trescolmen (alta Calanca), 11.09.2011
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